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a cura di Piero Evandri
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Vincenzo Monaldi
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Personaggi illustri - Vincenzo Monaldi » Territorio di Monte Vidon Combatte
Comune di Monte Vidon Combatte
Vincenzo Monaldi
Vincenzo Monaldi nacque nel 1899 a San Procolo, frazione di Monte Vidon Combatte. Figlio di due poveri mezzadri, sesto di undici figli dimostrò un’intelligenza prontissima ed un amore infinito per lo studio.
Frequentò il seminario e all’uscita di questo si iscrisse al Liceo Annibal Caro di Fermo, al quale si mantenne dando lezioni private e facendo l’istitutore.
Nel 1919 incontrò Silvestro Baglioni, famoso medico di Belmonte Piceno, che lo convinse ad iscriversi a medicina e lo sostenne moralmente e economicamente fino alla fine dei suoi studi.
Nel frattempo Vincenzo si era anche attivato politicamente e a 20 anni divenne sindaco di Grottazzolina (il più giovane sindaco d’Italia) e dimostrò di avere anche grandi doti di politico illuminato. Mentre era consigliere provinciale dei Popolari, si scontrò con i fascisti ad Ascoli e fu costretto a bere pubblicamente l’olio di ricino. Abbandonò forzatamente la politica fino alla caduta del fascismo. Durante la sua assenza dalle scene politiche Vincenzo completò ed affinò i suoi studi scientifici.
I contributi da lui resi alla Fisiopatologia, Patologia e Clinica dell’Apparato Respiratorio e della infezione tubercolare, richiamarono ben presto su Vincenzo Monaldi l’attenzione degli ambienti scientifici di ogni nazione.
Quale attestato dei suoi meriti in campo scientifico, le Società Mediche della Germania, Spagna, Inghilterra, Brasile, Argentina, ecc…, annoverarono Monaldi tra i propri Soci e più volte ascoltarono la sua voce nei loro congressi e nelle loro aule.
Alla caduta del fascismo riprese il suo impegno politico e frequentò gli intellettuali impegnati nella redazione della nuova Costituzione, come La Pira, Lazzati, Fanfani e Dossetti.
In un incontro informale degli amici Costituenti a casa sua a Roma, fu coniato il primo articolo della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Dal 1945 il Prof. Monaldi diresse a Napoli l’Istituto Italiano Sanatoriale "Principi di Piemonte", dedicandovisi anima e corpo.
Nel 1948 venne eletto Senatore per la lista democristiana nel V Collegio di Napoli.
Nell’ottobre del 1952 la Facoltà Medica dell’Università di Napoli lo chiamò a coprire la Cattedra Ufficiale di Tisiologia, affidandogli anche la Scuola di Specializzazione in Tisiologia e Malattie dell’Apparato Respiratorio.
Nell’ottobre del 1956 tornò come Senatore al Governo della Repubblica e vi fu rieletto, con larghissima votazione, nel maggio 1958.
Nominato Alto Commissario per l’Igiene e la Sanità pubblica il 3 luglio 1958 nel Gabinetto Fanfani, il Senatore Monaldi divenne Ministro della Sanità il 14 agosto dello stesso anno, appena il dicastero entrò in funzione, divenendo così il primo Ministro della Sanità della Repubblica Italiana.
Il 7 novembre 1969, a soli 70 anni, morì a Roma mentre si proponeva di studiare, nell’ambito delle malattie dell’apparato respiratorio, anche il cancro primitivo del polmone.
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