L O A D I N G

PHONE +39 335 6382149

  Ponzano di Fermo

“Fermo Mia” il primo portale D.o.c.
di Fermo e del territorio fermano.

 

Nel portale “Fermo Mia” troverete tantissime peculiarità storiche della città di Fermo e di tutto il fermano, la Fermo artistica, la Fermo culturale, la Fermo storica, la Fermo nascosta, la Fermo che non si conosce.

a cura di Piero Evandri

territorio del fermano

Ponzano di Fermo

»  Home  »  Provincia di Fermo  »  Comprensorio di Fermo  »  Ponzano di Fermo

Ponzano di Fermo   »    Da castello fermano a libero comune

Il comprensorio Marittimo

 

» Altidona
» Campofilone
» Fermo

» Lapedona

» Monterubbiano

» Moresco

» Pedaso

» Ponzano di Fermo

» Porto San Giorgio

Posizione Geografica

Il territorio del Comune di Ponzano di Fermo, comprendente tre nuclei urbani: il Capoluogo Ponzano e le Frazioni di Torchiaro e Capparuccia, ha una superficie di Kmq 14,38.

Si estende su tre dorsali collinari tra i fiumi e torrenti: Tenna, Ete Vivo, il Rio tra Ponzano e Torchiaro, il Cosollo, il Posenzano.

Ponzano di Fermo

Le quote altimetriche più significative sono:

- Capoluogo metri 248 s.l.m.;

- Frazione Torchiaro metri 190 s.l.m.;

- Frazione Capparuccia metri 118 s.l.m.;

- Chiesa di San Marco metri 223 s.l.m..

 

Confina a Nord con il territorio di Fermo, ad Est con Fermo e Monterubbiano, a Sud con Petritoli, ad Ovest con Monte Giberto e Grottazolina.

 

Siffatta configurazione territoriale, con orientamento Nord-Est, si è perfezionata a seguito del progressivo sviluppo a conclusione di eventi verificatisi in tre distinti momenti:

1) Con l'annessione del Castrum S. Mariae Matris Domini avvenuta tra il 1450 e il 1458 a seguito della distruzione di quel territorio da parte delle milizie di Alessandro Sforza (settembre 1443);

2) Con l'acquisizione, in via definitiva, di territori oltre il fiume Ete Vivo dopo una vertenza di confini con la limitrofa Comunità di Grottazzolina e sancita il 28 Gennaio 1545.

Questa nuova porzione di territorio, ricordata con i toponimi "Bore di Tenna" e "Piane di Tenna", tra la seconda metà del 1600 e i primi anni del secolo successivo, assumerà la nuova denominazione di Capparuccia. Attualmente è frazione di Ponzano.

3) Sul finire del 1860, nella generale riorganizzazione di territori del nascente Stato Italiano, il piccolo Comune di Torchiaro viene soppresso ed il suo territorio annesso a quello di Ponzano. Ora Torchiaro è frazione di Ponzano.

Cenni storici

Il più antico documento che riporta il nome di Ponzano risale al 1059 ed è contenuto nell'atto con cui un certo Longino, detto Brictulo, dona al vescovo di Fermo Ulderico 100 moggi di terra con casali sulla strada che da S. Maria Matris Domini (San Marco) andava al fiume Ete attraverso il fosso sotto Ponzano detto Rio Petroso.

Ma più importanti documenti e testimonianze rivelano che questa zona era abitata ancora prima del 1059. La presenza della chiesa romanica S. Maria Matris Domini (oggi detta di San Marco) ci porta al tempo del tardo Impero Romano. Infatti di questa chiesa si conservano reperti archeologici di quel tempo: un sarcofago, una iscrizione sepolcrale, un capitello corinzio.

Nel 1214 Ponzano esisteva già organizzato come Castello di una certa importanza e dipendente dalla giurisdizione del comune di Fermo, perchè proprio in quell'anno il marchese Aldo Vrandino, figlio di Azzo d'Este, glielo conferma insieme ai castelli di San Martino in Plumbarano, Longiano (nel territorio di Fermo al confine con quello di Ponzano). Montone, San Cipriano.

I territori di questi Castelli col passare degli anni furono annessi alla città di Fermo, mentre il Castello di Ponzano conservò sempre territorio e comunità distinti, non tanto perchè favorito da un impianto di miglior difesa naturale, quanto perchè vivificato da una realtà che gli altri non avevano: la Pieve di Santa Maria Matris Domini.

Nella primavera del 1415, durante l'avanzata dei Malatesta nelle Marche, il Castello di Ponzano si ribella ai Fermani ed il 2 aprile 1415 viene occuppato dai soldati (del Malatesta), mentre il castello di Torchiaro (ora frazione di Ponzano) è saccheggiato e distrutto.

 

Il 28 febbraio 1416 sei cittadini ponzanesi tentano, senza riuscirvi, di riconsegnare il Castello ai Fermani. L'effettivo ritorno nella giurisdizione dello Stato Fermano avviene il 19 luglio 1416.

Nel settembre 1443 fu di nuovo occupato, questa volta dalle milizie di Alessandro Sforza, mentre gli altri Castelli limitrofi (Torchiaro, Moregnano, Longiano, Santa Maria Matris Domini) sono incendiati e distrutti.

Solo gli abitanti di Torchiaro e Moregnano hanno il coraggio di ricostruire i propri Castelli. Gli altri, o per mancato accordo o per difficoltà a crearsi un saldo apparato difensivo, preferiscono chiedere asilo ai Castelli vicini: è quello che fanno gli abitanti di S. Maria Matris Domini i quali si rifugiano a Ponzano.

Nel 1449 il Parlamento Generale (di Ponzano) decide di annettersi quel territorio rimasto ancora indiviso ponendo fine a controversie col vicino Monte Giberto che ambisce allo stesso scopo.

Nella relazione si parla non solo di incasellare le nuove famiglie, ma anche del fatto che molte di queste hanno fabbricato le loro case addossate alle mura di cinta del Castello senza provvedere ad innalzare merli nè opere di difesa.

La costruzione del torrione con la porta d'ingresso che oggi ammiriamo, ci porta a questi anni del secolo XV°. La sua erezione si è resa necessaria dopo le distruzioni ed i saccheggi del 1415 e del 1443.

E' il classico torrione di vedetta e di difesa eretto sull'entrata principale del Castello, con fornici a sesto acuto e con merli di parte ghibellina. Attraverso un basso loggiato si accede all'interno del castello di quello che fu l'insediamento urbano dell'antico "castrum".

Nonostante le ristrutturazioni dei secoli successivi al XV°, è ancora riconoscibile la struttura architettonica che doveva avere cinque secoli fa, con piccoli vicoli a destra ed a sinistra, la piazzetta e la via in ripida china che divideva in due l'agglomerato delle case.

 

Il 28 gennaio 1545 si chiude la lunga vertenza con la Comunità di Grottazzolina per questioni di confini. Con la mediazione del Cardinale Alessandro Farnese, nipote di Papa Paolo III°, vi è la definitiva acquisizione, per il Castello di Ponzano, dei territori oltre il fiume Ete Vivo: è l'odierna contrada e frazione Capparuccia.

Nel novembre 1569 il Castello di Ponzano invia a Roma , come ambasciatore, Ser Scipione Leopardi, ponzanese facoltoso che aveva il vanto di godere rapporti, non sappiamo se di parentela o di affari, con la famiglia Strozzi di Firenze. Ser Scipione reca con sé un memoriale scritto da esporre personalmente a Papa Pio V° ove sono rimarcate le lamentele ed il malcontento dei ponzanesi che, dipendono dalla citta di Fermo, da questa Città sono costretti a pagamenti indebiti, a subire ogni sorta di angherie a causa di Vicari incapaci e prepotenti. Nell'udienza a "viva voce" racconta delle scorrerie sempre crescenti dei Fermani nel territorio ponzanese per far razie di bestiame con conseguenti incendi e uccisioni, con danneggiamenti alle vigne ed ai raccolti. Pertanoto chiede che il Castello di Ponzano sia sottratto alla Giurisdizione di quella Città avocandone il possesso alla S. Sede.

Pio V° accoglie la richiesta ed il 5 aprile 1570, con Motu Proprio, separa il Castello di Ponzano dalla Città di Fermo, lo costituisce "Terra", con facoltà d'eleggersi un proprio Podestà con funzioni di Pretore. Nell'occasione viene confermata la Fiera di San Marco della durata di 10 giorni con accesso libero per tutte le merci, esenti ad ogni dazio o gabella.

Da questo specifico episodio ha preso spunto la Rievocazione Storica "Da Castello a Comune Libero - 1570" che viene svolta a Ponzano l'ultima domenica di luglio di ogni anno. Per tre giorni nel vecchio borgo tornano le scene, le feste, i tornei, le immagini più vive con gli splendidi colori Rinascimentali; tornano i sapori antichi con la cena Medioevale ricca di salse e ricette cinquecentesche che condiscono ed accompagnano "lo cascio pecorino, li fascioli co' le cotiche, la carne de messer lo porco, li piccioni arrosto et lo gengiovo" dolcetto locale, ricco di spezie, espressamente vietato nel 1573. La domenica (l'ultima di luglio) la Magistratura Comunale, li Magnifici Priori, i Notabili, i Capitani d'arme, gli armigeri, le splendide dame rievocano il più grande evento della storia millenaria di Ponzano: la conquista della Libertà Comunale con il Corteggio Storico e la sfida per la conquista del palio fra le tre contrade nella corsa delle botti.

L'attuale denominazione di Ponzano di Fermo è stata assunta il 24 agosto 1862. Per disposizione Governativa, tutti i Comuni con eguale denominazione, per evitare equivoci, furono invitati a recare aggiunte alla principale denominazione ed il Consiglio Comunale deliberava di " completare il nome del Comune con la aggiunta della sua Centrale Fermo, esprimendosi Ponzano di Fermo".

 

La frazione di Torchiaro

Appare come Castello organizzato con il toponimo di Trocchiaro o Trocchiano solo agli inizi del 1300.

Il suo territorio era attraversato da un diverticolo della Via Salaria che si distaccava da Ascoli, risaliva a Petritoli e scendeva, da un lato verso il fiume Ete Vivo, dall'altro attraversando il fosso detto Rio, sottostante l'attuale abitato, risaliva nei pressi della chiesa di San Marco di Ponzano.

Nella piazzetta si erge la chiesa dedicata ai Santi Simone e Giuda ricostruita nel 1827 quand'era parroco don Carlo Scoccia. Opera dell'architetto Alessandro Vassalli di Monte San Giusto, è ad un'unica navata e di struttura semplice.

Un'acquasantiera, arte del tredicesimo secolo, rivela una composizione con reperti romani di epoca imperiale, come pure possono dirsi coeve le due colonne di marmo che sostengono la tribuna della cantoria.

Una delle due porte castellane superstiti, del XV° secolo, appare nella struttura originale d'ingresso all'antico Borgo.

Il 3 e 4 aprile 1415 il Castello di Torchiaro subisce il saccheggio e l'incendio da parte delle truppe del Malatesta. Lo stesso avviene il 30 settembre 1443 al passaggio delle milizie dello Sforza. Dal 4 novembre 1860 è frazione di Ponzano di Fermo.

 

La frazione Capparuccia

La conformazione del territorio ha portato Ponzano ad espandersi nella pianura del Tenna nel nuovo agglomerato costituente la Frazione Capparuccia.

La rapida trasformazione da zona agricola per antica tradizione a residenziale-artigianale, ha contribuito alla crescita di questo terzo nucleo urbano con servizi e centri commerciali.

Da vedere e visitare

 

» Archivio Storico del comune di Ponzano di fermo.

 

» Porta d'ingresso al Castello e torrione dell'orologio.

   Il torrione conserva fornici a sesto acuto e merli ghibellini.

 

» Palazzo medioevale della Comunità.

   Lingresso ornato da un raffinato arco in cotto permette di accedere alle stanze superiori del loggiato.

   Al suo interno è possibile ammirare un affresco del 1570 raffigurante la Madonna della Misericordia.

 

» Chiesa di San Francesco e il suo portale duecentesco.

 

» Santa Maria Mater Domini, (Chiesa di San Marco sec. XII)

 

» Chiesa di Santa Maria.

   Venne distrutta e sostituita con l'attuale nell'anno 1792.

 

 

PERSONAGGI ILLUSTRI

» Fra Giorgio Marziale - Architetto e personaggio illustre di Ponzano di Fermo

» Achille e Scipione Leonardi - Facoltosi Ponzanesi

» Domenico Pittinelli - Fine Intagliatore

 

 

MANIFESTAZIONI

» Festa di San Marco a Ponzano - 25 Aprile

» Fiera di San Marco a Ponzano - 26 Aprile

» Festa del Sacro Cuore a Capparuccia - Terza domenica di Giugno.
» Rievocazione Storica "Da castello a comune libero" - Il Palio delle Botti - Ultimo week-end di Luglio

» Sagra delle Tagliatelle al cinghiale - prima settimana di Agosto.

» Festa della Madonna a Ponzano - Prima domenica di Agosto.

» Castagnata a Capparuccia - Seconda domenica di Ottobre

» Castagnata a Torchiaro - Terza domenica di Ottobre.

» Meeting di Gruppi Corali a Ponzano - Dicembre.

 

 

Tipicità

» Al momento non vi sono schede di riferimento.

 

 

Si ringrazia l'amministrazione comunale di Ponzano Di Fermo per la concessione del materiale e l'apporto fornito
alla realizzazione delle pagine.

Un ringraziameto paticolare allo storico Dott. Ferruccio Scoccia relatore dei testi.

© Copyright foto e testi del comune di Ponzano di Fermo, Dott. Ferruccio Scoccia & www.FermoMia.it

» E' vietata la riproduzione, anche per sunti di testi e immagini.

Scegli i nostri canali della Qualità Made in Italy  -  Choose our channels of the Made in Italy Quality