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  Il Tappeto

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a cura di Piero Evandri

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Il Tappeto Orientale e Persiano

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Vocabolario del Tappeto

 

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Abrash:

Questo è il termine con il quale vengono indicate tutte le variazioni del tono o dell'intensità di un unico colore presente in un tappeto. Le cause di questa anomalia possono essere diverse. La più frequente è dovuta ad un non omogeneo assorbimento del colore durante la preparazione delle lane utilizzate per la realizzazione del manufatto. Altra causa è la lavorazione effettuata in più tempi. La pratica, non rara nelle popolazioni nomadi, è dovuta alla mancanza di sufficiente materia prima per la realizzazione completa di un unico esemplare in tempi brevi. In questo caso le lane, bagnate in periodi diversi, danno al tappeto variazioni di intensità di colore che non lo deprezzano ma, anzi, ne esaltano di gran lunga la sua originalità.

Caso completamente contrario quello dei tappeti di grande pregio (tappeti Extra Fini). Qui l'abrash, viene considerato un difetto e quindi per evitarne l'eventuale formazione i maestri annodatori selezionano e calcolano attentamente prima dell'inizio della lavorazione la materia prima da utilizzare.

Quindi: in linea generale considerare l'abrash autentico un difetto sarebbe un gravissimo errore. Teniamo comunque presente che al giorno d'oggi tutto può essere falsificato, Quindi anche nei tappeti possono venir creati degli Abrash non originali per dare maggiore autenticità al tappeto. L'occhio di un esperto riesce a distinguere quello vero dal falso.

 

Achty:

Altro nome dei tappeti del Dagestan, realizzati nel Caucaso settentrionale.

 

Albero del Sole:

Simbolo  arcaico  di  antica  origine.

 

Albero della vita:

Antico motivo arcaico di origine orientale presente nei tappeti di ogni territorio. Indica prosperità e fertilità.

 

Alisarin:

Colori sintetici talvolta usati per la tintura dei filati utilizzati per la realizzazione dei tappeti.

 

Allume:

Materiale fissante utilizzato durante la preparazione delle fibre sottoposte alla tintura.

 

Amoghli (Emoghli ):

Nome del maestro artigiano iraniano che produsse tappeti orientali nella città di Mashhad tra il 1900 e il 1920. La particolarità di Amoghli è che spesso firmava i suoi tappeti, tutti realizzati con lana di primissima qualità. Questi tappeti avevano un'altissima densità di nodi e i motivi erano molto dettagliati. Altra caratteristica peculiare dei suoi tappeti erano i bordi blu tessuti, grandi circa 3-5 cm, sui lati lunghi del tappeto. Questi tappeti sono oggi molto rari ed esclusivi, e raggiungono sempre alte quotazioni quando vengono venduti.

 

Anatolia:

Territorio di produzione di famosi tappeti quali quelli di Smyrna e Sparta.

 

Anilina:

Colore sintetico utilizzato un tempo per la tintura dei filati dei tappeti annodati a mano.

 

Applicazioni:

Sono solitamente degli elementi preparati in stoffa, feltro, pelle e a volte anche metallo che vengono incastonati nei tappeti come ulteriore forma decorativa.

 

Arabesco:

Il motivo decorativo dell'arabesco, di norma rappresentato sottoforma di fiore stilizzato raffigurato in molteplici forme e colori, può essere realizzato e ripetuto all'infinito.

 

Arak:

Tappeti realizzati a mano nella città di Arak (la ex Sultanabad ), che sorge nel distretto di Feraghan nell'Iran occidentale. Questi tappeti sono resistenti e realizzati con lana di alta qualità, presentano principalmente motivi di medaglioni. Sono tappeti che ricordano i Saruk, ma si differenziano da questi per i colori. Questi tappeti comprendono inoltre i Feraghan, i Mahal e gli antichi Ziegler.

 

Ardabil:

Anche detto Ardebil. Tappeto persiano tra i più famosi al mondo che si può ammirare nel Victoria and Albert Museum di Londra.

 

Ardebil:

Tipico tappeto realizzato a mano nell'Iran nord-occidentale. La città di produzione si trova nella parte iraniana dell'Azerbaijan, al confine con il Caucaso e vicino al Mar Caspio.

 

Ardakan:

Manufatti realizzati a mano nella parte nord-occidentale della provincia di Yazd in Iran. Sono tappeti robusti e ricordano molto i Keshan, sia per i motivi che per i colori.

 

Ardalan:
Manufatto che presenta spesso nei suoi disegni motivi di fiori delicati e stilizzati. Tipici tappeti di nuova realizzazione artigianale del distretto di Hamadan in Iran.

 

Armanibaff:

Tappeto annodato nel tipico stile armeno. Questi manufatti sono realizzati con nodo turco (nodo simmetrico/ghiordes). La tipicità del manufatto è contraddistinta dai suoi colori abbastanza scuri. I motivi rappresentati sono geometrici o di carattere mir-e-buteh. Questa produzione si avvicina in parte per tipologia stilistica ai tappeti Loristan e Bakhtiar.

 

Arazzo:
Panno privo di vello, tessuto manualmente su telaio, raffigurante scene di caccia, vita quotidiana, ritratti o nature morte.

 

Asmalyk:
Tipica coperta ornamentale utilizzata come protezione e abbellimento per i fianchi dei cammelli.

 

Armatura:
E' la base di ogni tappeto. Viene realizzata sia in lana che in cotone ed anche in seta per i pezzi più pregiati. E' formata da un insieme di fili che intrecciati fra di loro formano la trama e l'ordito del tappeto.

 

Asadabad:

Tipologia di tappeto realizzato a mano nel distretto di Hamadan nell'Iran nord-occidentale. In questa manifattura vengono spesso utilizzati i motivi Herati.

 

Ashkali:
Denominazione di un tipico disegno che si ritrova a volte negli antichi tappeti Ghashghai. Il motivo rappresenta due ottagoni uno dentro l'altro. L’ottagono interno è totalmente riempito di motivi a forma di ganci.

 

Aubusson:

Manifattura di origine francese (XVIII-XIX sec.). La sua particolarità è data dalla tessitura ispirata allo stile decorativo dell'epoca di origine. Il manufatto può essere realizzato come arazzo o come tappeto da pavimento.

 

Azerbaijan:
Territorio di produzione di tappeti artigianali realizzati principalmente nel Caucaso sud-orientale dell'Azerbaijan.

Una parte dei tappeti che si realizzano nel Caucaso sono denominati Akstafa, Chila e Sjirvan. Altra parte della produzione è presente anche nelle zone limitrofe alla provincia iraniana dell'Azerbaijan, della quale fanno parte i tappeti Tabriz, i più famosi della regione. Anche la produzione degli Heriz, i Karaje e i Sarab viene realizzata in questi territori.

 

 

Baff:

Termine di origine persiana atto ad indicare il nodo di un tappeto. Se il nodo è di origine turca viene denominato Turkbaff, se l'origine è persiana la denominazione è Farsibaff.

 

Baft:
Termine di origine iranica a volte utilizzato o associato a differenti origini. Letteralmente il suo significato è TESSUTO.

 

Bazar:
Il tipico mercato coperto d'oriente.

 

Bokshe:
Borsa dalla tipica forma a busta, lavorata in un unico pezzo.

 

Botè:
Motivo decorativo utilizzato in quasi tutte le tipologie di tappeto. E' riconoscibile per la sua forma ovoidale oblunga con punta finale ripiegata ad uncino. A seconda della sua provenienza ha una diversa denominazione, il più conosciuto e il boteh-i-miri. Viene utilizzato anche nella produzione caucasica e definito "BUTA".

 

Bordura:

Detta anche cornice, assolutamente essenziale nella quasi totalità dei tappeti lavorati, come in un quadro d'autore serve ad esaltare, completare e definire il lavoro del maestro. Il lavoro concepito ed espresso nel campo centrale sottoforma di raffigurazioni curvilinee o geometriche trova nelle bordure, o cornici esterne, il completamento e l'estrema esaltazione dell'opera.

 

Broccato:
Nei tappeti di oggi è sempre più raro trovare questa lavorazione alquanto costosa che interpone ai fili che compongono la trama e l'ordito minuscoli filamenti di Oro e/o Argento. Questi aggiungono così all'opera finale un enorme valore sia sotto il profilo artigianale che economico.

 

Berdelyk:
Denominazione turco-persiana di un tappeto destinato a diventare un arazzo. Sono tappeti annodati spesso con la seta, con motivi asimmetrici che indicano chiaramente come appendere l'arazzo.

 

Bordi - Bordo:

Lato lungo cucito del tappeto.  Nei tappeti nomadi è spesso bicolore.

 

Bordo Sjirvan:

Detto anche bordo kufi. Il motivo è legato alla sua similitudine con la lingua kufi scritta e questo bordo è presente soprattutto nei tappeti Sjirvan, ma anche nei tappeti di Cuba. Questo bordo si riconosce in quanto è composto da quadrilateri costruiti con un doppio bordo.

 

Borlou:

Tipici tappeti del territorio dell’Anatolia realizzati a mano nella città di Borlou.

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SHIRAZ
SAROUK
TABRIZ HAJI JALILI
YORDES
KIRMAN Raver
SERAPI
LILIAN
BIDJAR

Cagiarino:

Termine con il quale a Venezia, nel periodo storico che va dal XV° al XVI° sec., si indicavano tutti i tappeti provenienti dal Cairo.

 

Campo:
Parte centrale e più ampia del tappeto, dove viene posizionato il motivo decorativo principale. E' delimitata dalle bordure anche dette cornici.

 

Cane che corre:

Decoro uncinato molto utilizzato nelle bordure dei tappeti caucasici. Disegno stilizzato accentuato dalle vivacissime colorazioni.

 

Cantonali:
Decorazioni angolari del campo dei tappeti. Nelle lavorazioni con impianto a medaglione i cantonali sono abitualmente pari a un quarto del rosone centrale.

 

Cardatura - Cardare:

Sciogliere la lana pettinandola.

Operazione d’importanza fondamentale nel ciclo di lavorazione delle fibre tessili, che ha lo scopo di districarle per renderle parallele e libere da materie estranee.

A seconda del particolare impiego cui è destinato il prodotto da lavorare, si hanno diversi tipi di carda.

 

Cartiglio:
Di forma oblunga a volte rettangolare può essere notato sia sul campo che nelle bordure dei tappeti. Concepito e realizzato quasi sempre in maniera molto artistica in esso possiamo trovare iscrizioni coraniche, celebri versi poetici o la firma del maestro annodatore.

 

Cartone:
Schema su carta millimetrata utilizzato per realizzare la decorazione dei tappeti. A ogni quadratino corrisponde un nodo.

 

Cemce:

Borsa per posate, specchi e simili.

 

Catena:
Vedi ordito.

 

Chevron:
Motivo decorativo costituito da una serie di V concentriche.

 

Chi-chi:

Altro nome per denominare i tappeti Tji-Tji.

Inoltre, motivo decorativo cinese costituito da nastri fluttuanti. Tipologia molto rara del Caucaso Orientale.

 

Ch'i-Lin:

Animale di fantasia (simile all'unicorno) tipico del repertorio decorativo cinese.

 

Chuval:
Ampia sacca (borsa da sella utilizzata dai nomadi) detta anche Joval. Utilizzata per provviste e oggetti di uso quotidiano, spesso anche come decorazione da parete.

 

Chanteh:
Termine persiano per le sacche Kilim usate dai nomadi per contenere vari tipi di oggetti.

 

Chemche Gul:

Significa "gul a cucchiaio" e presso i Tekè corrisponde a piccoli decori cruciformi.

 

Chintamani:

Una decorazione particolare diffusa in Anatolia, con tre piccoli cerchi o punti che sormontano una breve linea ondulata.

 

Chorasan:
Altro nome dei tappeti Khorasan.

 

Chotan:

Tappeti realizzati nel Turkestan orientale. Tipica lavorazione eseguita con filati spessi di lana raffiguranti motivi geometrici e antichi caratteri cinesi.

 

Cicekli:

Lavorazione Kilim con disegno floreale.

 

Cimosa:

E' il margine collocato nei lati corti di ogni tappeto (è definito anche bordo).

 

Colonna:

Particolare tappeto di forma stretta e lunga utilizzato in tibet all’interno dei monasteri per ornare le colonne dei templi.

 

Cornice (del tappeto):
La parte che delimita il campo del tappeto, in genere formata da due bordi.

 

Corrosione:

E’ il processo di deterioramento cui sono soggetti i colori marrone scuro e nero trattati con mordente a base di ossido di ferro. Con il tempo la lana si degrada in alcuni punti per l'azione dell'aria. La macerazione non determina una perdita di valore, ma ne determina l’epoca della realizzazione.

 

Cufico:

Cufico o kufico è uno stile calligrafico della lingua araba, che prende il nome della città irachena di Kūfa dove, secondo la tradizione, sarebbe avvenuta la più antica elaborazione della scrittura araba (altri studi indicano riferimenti collegati all'area higiazena).

Nelle produzioni di tappeti la parola “Cufico” viene riferita ad un motivo che si ispira appunto all'antica scrittura araba. Molto diffuso come disegno decorativo nelle bordure dei tappeti anatolici e caucasici.

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