“Fermo Mia” il primo portale D.o.c.
di Fermo e del territorio fermano.
Nel portale “Fermo Mia” troverete tantissime peculiarità storiche della città di Fermo e di tutto il fermano, la Fermo artistica, la Fermo culturale, la Fermo storica, la Fermo nascosta, la Fermo che non si conosce.
a cura di Piero Evandri
territorio del fermano
Monte Urano
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Monte Urano » Territorio artigianale per eccellenza
Monte Urano
La cittadina sorge a 247 mt. di altezza su di un’altura tra la bassa valle del Tenna e quella del torrente Ete Morto.
L’origine del nome è dibattuta, in quanto per alcuni studiosi deriva dalla mitologia greca secondo la quale il Dio Urano feconda la terra, Gea, per mezzo della pioggia. Altri studiosi affermano che l’antico toponimo di Monteriano o Monterone derivi dall’unione di due parole, una latina e l’altra greca: Mons Therion (che vuol dire monte con animali selvatici) e cioè luogo dove si immolano animali agli Dei.
Il paese è menzionato per la prima volta in un documento del 1055 come possesso del vescovo di Fermo, al quale era stato assegnato dall’Abbazia Imperiale di Farfa. Questa (VII°-XIII° sec.), che nelle Marche aveva sede a Santa Vittoria in Matenano, era costituita da privilegi e proprietà di duchi, imperatori e papi.
Nel corso dei secoli avviò la rinascita economica e demografica dei suoi territori.
Monte Urano nel XII° secolo si schierò, assieme ad altri castelli e a Marcovaldo Annwiler (marchese della Marca di Ancona), contro la città di Fermo. Alcuni anni più tardi, invece, nel 1202, si schierò con essa nella guerra contro Ancona. La guerra si concluse con la pace di Polverigi e la sconfitta di Ancona. Monte Urano, che era stato distrutto da Sant’Elpidio (alleato di Ancona), vide ricostruita da quest’ultimo una parte delle sue mura come risarcimento.
La parte più antica del castello di Monte Urano risale agli inizi del XIII° secolo, sono ancora oggi visibili i resti delle sue mura, e vi si accedeva tramite un’unica porta, Porta da Sole.
Ne 1252 Monte Urano si sottomise a Fermo e al suo podestà, Raniero Zeno, pur mantenendo i suoi statuti e i suoi diritti.
Più tardi Fermo acquistò in enfiteusi dal Capitolo Metropolitano il castello di Monte Urano e grazie all’intervento del cardinale Egidio Albornoz (XIV° sec.), questo dovette giurarle fedeltà.
Nel corso dei secoli l’abitato si estese fuori dalla cinta muraria fino a quando, nel XIX° secolo, i tre borghi annessi alle tre chiese sorte al di fuori delle mura furono inglobati nell’antico castello.
Nella seconda metà del XIX° secolo fu ricostruita la chiesa di San Michele Arcangelo. Questa, progettata dall’architetto Giovan Battista Carducci e modificata dal Sacconi, insieme alla piazza antistante, costituisce il raccordo tra il nuovo nucleo ed il vecchio, al quale si accede, da questa parte, da Porta Nova (XVIII° sec.).
Nel XVIII° secolo a Monte Urano l’attività agricola era preponderante, ma cominciavano a nascere altre attività, quali la raccolta della feccia di vino, associata alla nascita di una fabbrica di cremor tartaro, o la raccolta degli stracci, che venivano venduti alle cartiere marchigiane e dell’Italia settentrionale o ai maceri di Prato. Da questa città Monte Urano importava anche materie prime necessarie per l’attività calzaturiera, che nel corso del tempo sarebbe diventata la principale nell’economia della cittadina.
Oggi Monte Urano rappresenta una grande realtà dell’industria calzaturiera, con circa 400 aziende con 5000 addetti e una produzione giornaliera di circa 130.000 paia di scarpe. Nella cittadina viene fabbricato il 15% dell’intera produzione mondiale di calzature per bambino e negli ultimi anni ha acquisito nuove quote di mercato nel settore delle calzature per donna e uomo.
Da vedere e visitare
Archivio Storico del comune di Monte Urano.
Torre Civica
Detta anche Torrione, si erge sulla sommità del vecchio castello. Fu eretta tra il XIII° e il XIV° sec. con funzione militare ed in seguito divenne il campanile della vecchia Chiesa di San Michele Arcangelo.
Oggi il bel torrione poligonale, completamente restaurato nel 1993, alloggia le campane civiche ed è il simbolo della cittadina.
Porta del Sole
L’antica porta, sovrastata dai resti di merli, beccatelli e caditoie, è caratterizzata da un arco gotico attraverso il quale si entra nell’antico castello.
Oggi, completamente restaurata, è un accesso esclusivamente pedonale al centro storico.
Porta dell’Orologio
Detta anche Porta Nova, perché costruita nel XVIII° secolo, funge da collegamento tra la nuova piazza e l’antico castello. Il meccanismo originale dell’orologio è di fine ottocento ed è tutt’oggi funzionante. I suoi ingranaggi sono visibili visitando l’interno.
La Fontana Pubblica
Situata nel muro di cinta del Castello, è stata completamente restaurata nel 1994.
Chiesa di San Michele Arcangelo
Conosciuta anche come Chiesa Parrocchiale fu eretta tra il 1872 e il 1879 su progetto di Giovan Battista Carducci, poi modificato e portato a termine dall’architetto Giuseppe Sacconi.
Costruita agli inizi del XVIII° secolo, ospitò nel 1583 la Compagnia della Pietà e tra il 1603 e il 1658 fu consegnata ai PP Agostiniani.
Chiesa di San Giovanni Battista
Le prime notizie della chiesa risalgono al 1148.
E’ in stile neoclassico, con tetto a capanna e navata unica. Conserva al suo interno alcuni reliquiari del XVII° e XVIII° sec. ed un reliquiario del XVI° secolo, in argento con lo stemma del vescovo dell’epoca. Sono presenti, inoltre, molte opere pittoriche tra cui due di G.B. Ragazzini del 1592.
Chiesa di Santa Maria Apparente
La chiesa, situata nel vecchio cimitero, è del XIV° sec. e di notevole importanza storico-architettonica.
Bellissimo il portico coperto e l’altare con la statua della Madonna.
Chiesa di Sant’Isidoro
Risalente al XIV° secolo, custodisce un importante affresco della Madonna della Misericordia databile al XV° secolo.
Ex Ospedale
Risalente al XVIII° secolo, la struttura, con un piccolo giardino antistante, è situata vicino alla chiesa di San Rocco.
Il parco è situato lungo la sponda sinistra del fiume Tenna ed è stato inaugurato nel 1998.
PERSONAGGI ILLUSTRI
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MANIFESTAZIONI
Carnevale in piazza
Fiera e festa di San Michele Arcangelo - Mese di maggio.
Carnevale estivo monturanese - Mese di luglio.
Mercatino della calzatura dei prodotti monturanesi - Tutti i venerdì da giugno ad agosto.
Fiera di San Crispino - Si svolge la seconda decade di ottobre.
Tipicità
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alla realizzazione delle pagine.
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